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25/3: PODITURISTA A BARCELLONA...

Ho coniato il termine di poditurismo (o forse esisteva già) a metà febbraio quando ho dovuto abbandonare la fantastica tabella che Antonio mi aveva preparato e che stavo seguendo da dicembre! Il mio "corazon loco" si è messo di traverso e così (pur non essendo di per sé la corsa controindicata nei casi di tachicardia) era meglio evitare di fare i lunghi da solo, al mattino, lungo i canali. Quindi poiché nonostante la stessi preparando per stare sotto le 4 ore e questo obiettivo era ovviamente irraggiungibile, mi sono lasciato convincere a fare la Zurich Marato' de Barcelona senza badare al tempo e senza cercare il risultato, ma cercando di godermi la Città tenendo d'occhio il cardio.

Al via in oltre 19.000 (record), clima fantastico (anche meteo ma soprattutto di partecipanti e di pubblico), partenza in uno scenario fantastico (Placa Espanya con la "fontana magica" alle spalle). E' una gran bella Maratona! Molto ben organizzata, che tocca praticamente tutta la Città, e come sempre alla partenza - chissà perché -mi emoziono e mi commuovo! Parto puntuale alle 8.36 nella seconda fascia e via in mezzo alla folla che urla "Vinga" e vari altri incitamenti.

Siamo sotto il Camp Nou (ma è più bello San Siro) e poi al 17° fiancheggiamo la Sagrada Familia: come si fa a non emozionarsi! E poi le Ramblas, la Cattedrale (davanti al sagrato era stato fissato il ristoro - come se da noi lo facessero sul Sagrato del Duomo !! - in mezzo alla folla festante; due ore dopo la fine era tutto completamente pulito!!), il lungo mare, l'Arco di Trionfo.

L'emozione più forte quasi alla fine, al 40° mentre ormai un po' camminando un po' correndo con le gambe doloranti dal 25° e i crampi in agguato, appena superato il monumento a Colombo, passo sotto il gonfiabile del più importante quotidiano sportivo "Mundo Sportivo" e il ragazzo dal microfono urla "Alè Luigi Atletica Casorate Italia …!!!). Vi giuro: brividi nella schiena al sentire il nome della mitica Casorate risuonare nel centro di Barcellona!!!

Mi sono allora chiesto (anche per distrarmi dal dolore) il perché mi fosse capitata una cosa simile, in fondo piuttosto normale in simili occasioni. Mi sono risposto che a dispetto dalle apparenze e paradossalmente la corsa è, almeno per me, uno sport di squadra!!

Certo lo sforzo agonistico lo fai da solo e anche il risultato, ma se non appartenessi a qualcosa (per me ad un gruppo di pazzi amici), se corressi davvero da solo, che senso avrebbe essere a Barcellona nonostante il cuore, il mancato allenamento, ecc. Ero lì e il nome dell'Atletica Casorate era stato urlato al microfono: dopo questo avrei potuto davvero ritirarmi (col cavolo!).

Il secondo pensiero per mia moglie che è stata la prima, pur con tutte le raccomandazioni e cautele del caso, ad incitarmi a correre lo stesso, ad Antonio che "mi stava allenando" e ai sempre mitici Paolo e Tato, grazie ai quali, seppur a 50 anni, ho iniziato a correre e soprattutto o conosciuto il pazzo mondo dell'Atletica Casorate.

P.S. per la cronaca ho chiuso in 4:39:31 soddisfatto e contento! Secondo me è una delle 10 Maratone da fare!

Luigi