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La Bella, la Bestia e i Trailers... di Adry Caru'

Sabato 15 Dicembre, Sestriere'.

Eccomi a raccontare ancora una volta una esperienza diciamo "diversa" ed esaltante.

Siccome potreste essere curiosi, svelo subito il perche' di questo titolo: la bella e' la montagna perche' il mio sangue per meta' trentino e' impregnato di tutto cio' che si inerpica verso il cielo; la bestia e' la neve che ha deciso di rendere questa esperienza, come dire, un po' bestiale; i trailers sono uno strano popolo, a cui io ogni tanto faccio visita, fatto di persone pacate ma tenaci e tostissime.

Questa volta i compagni sono Christian e Marco compagni di merende nel triathlon che vedo solo alle partenze solitamente!

Ci appoggiamo a casa del chris a Cesana e quando arriviamo capiamo subito che ha nevicato parecchio……

Arriviamo al Sestriere intorno alle 16:30 giusto un paio d'ore prima della partenza e pur essendo a 2050 metri non fa freddo, siamo intorno allo zero. Il palazzetto e' il luogo dove tutta l'organizzazione e' concentrata e li' si ritirano il pettorale, il pacco gara, li' si dormira' per chi rimane e li' ci saranno bagni docce etc…

Incontro un po' di facce note come Stefano Luciani, Andrea Rebeschi, Matteo Raimondi, Lorenzo Selmo …tutti, a parte Andrea, frequentano questo popolo saltuariamente.

Ed eccoci al sacro rito della vestizione, siamo molto indecisi sullo strato finale quello esterno, poi alla fine optiamo per mettere qualcosa di protettivo che sia kway o giacchina in gore-tex. Io sfoggio le mie catene da neve e faccio una fatica bestia ad infilare le ghette. Ci prepariamo ed usciamo a fare un minimo di riscaldamento ed iniziamo a sentire voci di rinvio partenza, accorciamento percorso per questioni di sicurezza (lassu' a 2700 sembra non si veda una mazza e chi frequenta montagna sa che e' meglio con la nebbia non fare passi). Le voci si materializzano in una unica che e' quella dello speaker che alla fine annuncia che 1) si parte e con una mezzoretta di ritardo e 2) il percorso sara' accorciato. Nessuno alza i toni, pero' si vede che sono tutti un po' scontenti (almeno quelli come noi della lunga), io cambiero' idea …dopo!

Siamo davanti e tutto intorno e' uno sferragliare di racchette, uno scintillio di lampade frontali ed un miscuglio di dialetti ed inflessioni un po' di tutta italia.
Si parte dietro un cingolato dell'esercito e subito il ritmo sulle strade asfaltate/innevate del sestriere e 'alto, 4-5 minuti ed ecco che inizia la salita al Fraiteve e qui capisco subito che sara': bellissimo perche' e' affascinante tutta questa carovana di lucette e fari che illumina in una lunga scia il sentiero, ma anche durissima perche' ragazzi qui e' tutta neve fresca e non battuta quindi ogni passo e' poco controllabile, corro per un po' poi innesto una camminata veloce.
Tanti mi superano ma comunque siamo tutti in colonna, si sale con dolcezza (poi dopo capiro' che questa era pianura rispetto al resto).

Per la nota questione di sicurezza, questo tratto si fara' anche in discesa, infatti dopo un po' vediamo la prima luce che arriva al contrario: un fulmine che scende a manetta sfiorando tutti quelli che salgono. Penso ok saremo quasi in cima se gia' scendono, no no no i primi sono veramente tosti e manca ancora tanto. Man mano che si sale pero' lo spettacolo e' indescrivibile: la montagna bianca, cielo stellato, ed il silenzio nonostante i 650 in giro.

Scollino, giro di boa e via in discesa, che capisco subito non sara' agevole su questa neve dove devi stare attento a mettere i piedi al posto giusto altrimenti ti ritrovi dentro fino al ginocchio. Faccio fatica e quando arrivo in fondo sono gia' bello provato, qui succede qualcosa di strano nella mia testa (poi scopro non solo nella mia) passiamo dal traguardo dove c'e' anche ristoro e cosi' penso che sia finita ma chiaramente non e' vero! Avremmo fatto 10 km o poco piu' ma la stanchezza e' molta. Sono indietro ed ormai le luci intorno a me sono poche e questo consente anche di gustarsi la solitudine ed il silenzio di sua maesta' la montagna bianca.

Quindi usciamo dal apese, si sale un pochino e poi discesa ripida ed io penso: cavolo si scende tanto poi dovremo risalire…boh magari per la strada che vedo giu' li a sinistra. Ma si dai non e' poi tanto……Sbaglio sbaglio sbaglio i bravissimi organizzatori (complimenti a loro per la sicurezza estrema fornita) hanno messo in piedi un percorsino alternativo pazzesco. Inizia una prima salita che nulla ha a che vedere con la prima, qui siamo al limite tra pista rossa e nera, adesso le lucette sono tutte in fila, le racchette diventano assolutamente necessarie, il fiato e' corto e le gambe urlano! Quando sembra che la salita finisca, perche'le lucette scompaiono dietro l'angolo, ecco che ti si presentano altre rampe …. A adesso penso meno male che l'hanno accorciata!!

Le sensazioni sono bellissime perche' soprattutto nelle lunghe discese la distanza con gli altri e' piu' grande e tu sei li' solo nella notte luminosa con la tua lampada che illumina 4-5 metri davanti, con il silenzio assordante, con il vento fresco ti sferza il viso ma non da fastidio. Alzo spesso gli occhi per godermi la notte stellata (e perche' no la via lattea). Cosa che faro' di meno nelle altre salite che ci aspettano, per non capire quanto manca ancora!! Un ristoro dove c'e' un the bollente e qualcosa da sgranocchiare. Continuiamo a vedere il Sestriere ma quando sembra che il percorso punti dritto alla fine ecco che si gira dietro e paaammm altra salita. L'ultima sara' micidiale, bisogna mettere i piedi nelle orme altrui altrimenti rischi di scivolare (e se scivoli arrivi in fondo diretto) e soprattutto sono gia' passate 3 ore di gara e sopra i 2000 si fanno sentire e NON finisce piu'! Sento chi aveva optato per la corta di 17 km che impreca un pochetto …

Alla fine con grande forza di volonta' scolliniamo anche questa ed una lunga discesa, a tratti molto ripida, ci dirige verso il traguardo. Arrivo sull'asfalto, c'e' molta gente in giro (in fondo e' sabato sera in una localita' in), tutti mi incitano anche se il mio passo e' da bradipo ormai. Taglio anche questo traguardo con una grande gioia ed una immensa stanchezza. Mi butto su un po' di coca, arrivano Chris e Marco gia' docciati (ma quanto sono forte sono andati?) e mi danno le dritte giuste per star bene: dove cambiarmi etc…

In doccia tutti distrutti, tutti a dire ma era da ciaspole! Ma vedi anche gli occhi brillare per la consapevolezza di aver partecipato a qualcosa fuori dal comune e molto gratificante …..grande popolo quello dei trailers!
Scopro che Chris e' arrivato 25esimo assoluto e Marco 71esimo. Io saro' 325esimo e va bene cosi'….che la prima donna e' arrivata 6° assoluta! Una americana.

Non avevo incrociato Scilla, ma sapevo che era li'! poi scorro la classifica ed al solito vedo la grande prestazione che ormai e' una certezza!
Poi decidiamo che siamo stanchi e non abbiamo voglia di pasta party andiamo a bere birra ed a mangiare un toast in un posto da signore degli anelli di un paesello appena sotto. Portone anonimo, ne' luci ne' insegne, scalinata che scende ad arriva a due porte chiuse senza campanelli. Si bussa da una finestra ed una signora stile maga mago' ci apre: dentro dei ragazzi davanti ad un camino. Sembra una ghiacciaia dei tempi tutta in sasso, i tavoli sono ricavati dai pianali di vecchie macchine da cucire, torchi enormi qua e la'; andiamoa curiosare sopra e vediamo una stanza degna di Bilbo Baggins della terra di mezzo!

Degna conclusione di questa corsa fuori dal mondo. Oggi (lunedi') stanno iniziando ad uscire i dolorini dovuti a tutti i movimenti scoordinati per gestire la neve fresca, cosi' sembra di essere ancora li' a domare la neve e le emozioni.
Bella la "bella", dura la "Bestia" e grandi i "trailers".

Adri