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29-30/09/2012 - Tirrenia - Camp. Italiani Triathlon

Forse non tutti sanno che sabato e domenica scorsa a Tirrenia si sono svolti i campionati italiani assoluti di triathlon sprint nonché il campionato italiano di coppa crono a squadre.

Ebbene, in quel del litoraneo toscano, era presente un quartetto di giallo neri in forza alla Pro Patria ARC Busto Arsizio.

Nel pomeriggio di sabato, giornata destinata all'assegnazione del titolo di campione italiano assoluto, il sottoscritto, il Press Adriano e il lanciatissimo Adalberto, si sono dati battaglia uno contro l'altro in una sorta di gara sociale "Casoratese".
Alle ore 15:25, minuto più, minuto meno, la nostra batteria prende il largo verso una prima frazione marittima di 750 mt caratterizzata da una temperatura dell'acqua abbastanza accettabile, una corrente poco insidiosa, delle onde quasi inesistenti e delle meduse piuttosto incazzate!

Il sottoscritto, ovviamente, parte nelle retrovie con impresso in testa tre obiettivi:
1) nuotare per tutti i 750 mt a stile;
2) uscire dall'acqua non in ultima posizione;
3) poi si vedrà!
Il nuotare a stile per tutta la frazione non è stato interamente rispettato ma, d'altra parte, il trio medusa ci ha messo del suo mettendomi non poca agitazione/tensione fra una bracciata e l'altra.

In compenso non arrivo ultimo alla zona cambio dove la mia bicicletta mi sta aspettando pronta a scatenarsi per 20 km distribuiti su di un circuito di 6.7 km da ripetere 3 volte prima di rientrare nella zona cambio.

Salito sulla bici, entra in gioco il terzo punto di cui sopra: ora vediamo cosa fare.
Mentre affronto il primo giro, incrocio prima Adalberto che, più o meno ha un vantaggio di 2 km su di me, e poi il Press.
Che strano, mi dico, che il Press sia dietro al Certo!

Fatto sta che, preso dalla foga agonistica, riesco a prendere un bel gruppo di ciclisti che, pedalando a 40 orari, mi tirano fino al termine dei miei 20 km.
Entro in zona cambio e in un lampo sono fuori di nuovo, questa volta per l'ultima frazione di corsa: 5 km su di un circuito di 2,5 km da ripetere due volte.
Inizio a correre con la muscolatura un po contratta per via dello sforzo fatto in bicicletta ma nel momento in cui incrocio Adalberto, che la momento ha solo un vantaggio di 500 mt, il passo si fa più leggero e così al giro di boa gli sono sotto.
Lo affianco, lo supero e mi butto all'inseguimento del Press (che durante la frazione di bici ha superato Adalberto) che però non riesco a prendere perché ha troppo vantaggio su di me.

Pazienza, tanto oramai la mia prima volta a un campionato italiano assoluto di triathlon sprint sta per concludersi.
Taglio il traguardo fissando il tempo sul mio nuovo personale in 1:15':19": ah, se solo sapessi nuotare un po meglio!

Ad ogni modo la sfida Casoratese vede il Press in testa con 1:10':45", io in seconda posizione e Adalberto in terza con 1:17':44".
Per sua sfortuna il Press però rimane primo solo per una giornata perché il giorno dopo va in scena il campionato italiano di coppa crono a squadre, una delle più belle competizioni che abbia mai visto.

Le squadre sono composte da un minimo di tre a un massimo di cinque atleti dello stesso sesso e della stessa squadra.
La distanza sulle quali si gareggia è sempre la stessa: 750 mt a nuoto, 20 km in bici e 5 km di corsa.
I componenti della squadra partono tutti insieme e devono cercare di rimanere uniti durante le tre frazioni e arrivare al traguardo almeno in tre per fare punteggio.
ARC mette in campo una sola squadra (e che squadra!) nella competizione femminile composta dalla giallo nera Lori, Cecilia (D'Andrea), Daniela (Ferrari), Stefania (Moneta) e Erica (Pampagnin).

Nel primo pomeriggio di domenica 7 ottobre 2012 sono 33 le squadre femminili che si schierano sulla spiaggia di Tirrenia e, scaglionate ogni 30 secondi fino alla trentesima e ogni minuto per le ultime tre (quelle che erano nel podio nella passata edizione), si buttano in acqua dando vita a un triathlon a squadre davvero appassionante.

Non ho la più pallida idea di cosa passasse per la mente delle nostre portacolori nel frangente prima del via, ma so cosa stavo provando io in quel momento: agitazione, tensione, emozione, e nervosismo.

E' vero, nella squadra c'è la mia Lori ed è normale che sia agitato per lei ma questa mia agitazione si estende anche per le altre perché in quel momento siamo una squadra unita nel tentare di vincere un campionato italiano.

Partite! Nuotano bene in direzione perfettamente perpendicolare alla prima boa ma questo non basta perché le temute avversarie del Minerva Roma sono molto forti nel nuoto e, di fatti, escono dall'acqua prima delle nostre con un vantaggio di un minuto circa.

Durante la frazione in bici io e Roger fatichiamo a tenere i distacchi fra le varie squadre tanto che, a un certo punto, sembra addirittura che in testa non ci sia più Roma ma Cremona o Firenze.

Ad ogni modo le nostre pedalano compatte e reggono bene la prova dei 20 km.
A questo punto, mentre si fa largo l'ipotesi di un terzo posto, le cinque biancoazzurre escono dalla zona cambio e danno vita a una corsa a piedi sui 5km veramente impressionante, emozionante e da cineteca, fluida, sciolta e in progressione tanto da potersi sbarazzare delle altre squadre e fugare ogni dubbio sull'esito finale.

Correndo i 5 km in 19':43" e con un tempo finale 1:10':37" Lori, Cecilia, Daniela, Stefania e Erica, si aggiudicano la Coppa Italia a Crono a squadre relegando al secondo posto Roma e al terzo Firenze.

Lori non solo è campionessa italiana ma è anche campionessa della speciale classifica Casoratese: infatti con il suo 1:10':37" scalza il Press dalla vetta che, a questo punto, se imparo a nuotare meglio, è a tiro!


Andrea