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22/9/2018 CAMPO DEI FIORI TRAIL

Ne avevo sentito parlare, ma anche se la location la conosco molto bene, non ci avevo mai pensato seriamente.
Poi Lory ed Andrea ci hanno messo la classica pulce nell’ orecchio e poi Pat, curiosa nel voler vedere panorami che abbiamo sfiorato in allenamento ma mai effettivamente visto, ha detto ma riusciro’ a farlo?

Allora a questo punto scatta la sfida, nuova esperienza per Lei e ritorno al passato per Me che qualche trail serio (quelli con la T maiuscola, ma non in grassetto..) in passato ho frequentato.
A lei fa paura il dislivello (1200 D+) a me la scalinata…. Leggiamo la descrizione e poi chiediamo ad Andrea che questi posti conosce molto bene. Il risultato e’ che Io continuo a temere la scalinata e Pat il passaggio in cresta e la discesa tecnica (almeno i primi 2 km alla fine).

Vabbhe’ Io sono convinto che Lei non avra’ grossi problemi in generale ed a me piace avere un po’ di difficolta’ da affrontare e nuovi orizzonti podistici da mostrare a Pat che assorbe molto bene queste esperienze; ok ci iscriviamo!
Leggiamo il regolamento che parla del materiale obbligatorio e ci attrezziamo dove abbiamo lacune, il Venerdi sera ritiriamo il pettorale nella suggestiva location del chiostro di Voltorre dove tempo prima eravmo transitati in una IVV e capiamo subito che l’organizzazione sembra veramente buona. Non a caso per il secondo anno e’ campionato italiano di trail ( quest’anno del Lungo).
OK
Sabato mattina fa caldo e la partenza alle 10:15 non aiuta certamente, anche quando arriviamo la sensazione di buona organizzazione traspare subito dalla gestione parcheggi che e’ uno dei mie crucci e chi mi conosce lo sa.
Incontriamo Brebbia and Son, Lory ed Andrea, la Betta e pian piano ci prepariamo alla partenza della 25k dove saremo in 450 (tanti), mentre gli altri son partiti alle 6 ed alle 8. Penso a Roby che fara’ i 65k chapeau.

Sorpresa in partenza c’ e’ pure Cadel Evans ex campione del mondo di ciclismo, alla fine andra’ fortissimo arrivando vicino a Matteo Raimondi ch tutti conosciamo molto bene.

Si parte subito in leggera salita per uscire dal Lido di Gavirate e poi per leggeri tornanti in erba si sale subito di quota fino ad arrivare al sentiero 10 che per 5km abbastanza dolci e molto belli ci portera’ a Velate. Pat sta stranamente faticando su salita che Lei in questo momento si mangia..strano penso poi pero’ vedo che sa recuperare sul sentiero abbastanza bene. Nel frattempo sono Io che non mi sento al TOP e soffro il caldo.

Come da prassi, ultimamente nell’ offRoad me ne capitano un po’ , mi arriva un riccio di castagna in testa ma non lascia segni …
Arriviamo a Velate e fine del riscaldamento subito dopo il ristoro dove bevo abbondantemente. Subito si sale in asfalto e poi San Francesco salita dritta in mezzo al bosco per Campo dei Fiori anche tecnica e che non finisce piu’ ed Io penso alla scalinata che verra’….. fatica e tanto sudore ed intorno a noi si cammina chi un pelo piu’ forte e chi ogni tanto respira e si ferma magari ad aspettare il socio.
In cima facce note anche sull’ asfalto, qualche battuta veloce e via verso l’attacco della famigerata! L’ avevo sempre adocchiata passando in bici oppure a piedi in allenamento per Campo dei Fiori ed avevo detto prima o poi …. Si rivela lunghissima e dura come pensavo anche se essendo tutti in colonna ogni tanto si respira (non puoi fare altro) a meta’ circa una davanti a me chiede ai volontari MA siamo almeno a meta’ ?

Si si la risposta. Io grondo sudore e Pat dietro vien su bene. Alla fine scolliniamo e c’e’ il controllo chip e poi su ancora in costa con uno spettacolare passaggio ben protetto. La scalinata val bene questo panorama mozzafiato! Bello. Arriviamo al ristoro e c’e’ ogni ben di Dio ed un sacco di gente che si e’ fermata ed approfitta per bere una cifra come facciamo noi anche Brebbia and Son sono li’ fermi. Io continuo ad avere questa sensazione strana e poi capisco che e’ disidratazione! Pat sta bene e sul piano va via bene. Arriviamo alla famosa cresta ed anche qui spettacolo mozzafiato, a sx i laghi di Varese e Corgeno a dx la Val Cuvia nella sua veste selvaggia, ma noi dobbiamo guardare dove mettiamo i piedi.

nizia un bel tratto di discesa impegnativa ed un po’ in costa e qui Pat inizia a sperimentare quelli che erano i suoi timori riguardo alla discesa, in effetti questo tratto e’ molto tecnico ed e’ anche saliscendi. Sorpresa : le vengono i crampi ai quadricipiti contemporaneamente! Mai visto !! le dico di tentare di stirare il muscolo ma non e’ semplice, poi riesce a riavviarsi e non si faranno piu’ sentire.
Andiamo verso il Forte di Orino su una bella strada piana con il solito panorama che ripaga della fatica eppi su ancora a destra verso l’erta finale il TOP del trail da 25k (che poi saranno 26,5).
A questo punto le gambe son quelle che sono e i circa 8km di discesa non aiuteranno certamente, i primi due, tre km come aveva detto Andrea sono veramente tosti e Pat e’ molto timorata (stile pista nera sugli sci) , nel frattempo ci passano a velocita’ supersonica alcuni dei piu’ forti dei due trail piu’ lunghi.

Fino alla fine sara’ una discesa difficile anche perche’ le gambe sono finite. Alla fine arriviamo sui tornanti erbosi dell’inizio e planiamo dolcemente sul lungo lago.
Arriviamo mano nella mano, sono orgoglioso di lei che tra l ‘altro sta molto bene ed al ristoro (ottimo ed abbondante) sbafa come non mai sintomo di tranquillita’ . Io sono provato ma felice.
Bella bella gara, un vero trail come non mi capitava da tempo ed ora capisco il perche’ del campionato italiano per due anni consecutivi. Una organizzazione oserei dire quasi perfetta con tutto al posto giusto.

Per finire Docce ottime, pasta party esagerato e come si conviene in queste manifestazioni birra quasi a volonta’. Veramente complimenti all’organizzazione perche’ non e’ semplice gestire 4-5 gare distribuite come orario sulla giornata e con queste difficolta’ non banali, il tutto condito si da una splendida giornata ma molto calda.
E bravi noi dell’Atletica Casorate che abbiamo finito. E Bravissimo Roby.

Adri & Pat