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12/04/2008 - PISTA - BESANA BRIANZA

SILVIA FA IL RECORD NEGLI 800m

Sabato 12 Aprile 2008, nella riunione regionale Fidal in pista di Besana Brianza, la nostra Silvia Murgia ha ritoccato il record societario al femminile negli 800m che a lei stessa apparteneva (2.24.52): infatti nella serie veloce ha concluso al 2° posto assoluto con tempo di 2.23.32.

La nostra campioncina, medaglia d'argento nella specialità ai recenti tricolori master di Ancona (in 2.25.10) e che di personale vanta 2.20.9 siglato vent'anni fa nelle giovanili della Pro Patria Bustese, è passata a metà gara in 1'09" e ai 600m in 1'45"9, tempi che la proiettano vicina al suo limite e che cercherà di raggiungere, e speriamo di migliorare, nei prossimi appuntamenti previsti sulle piste lombarde.

Nella foto: Silvia Murgia

Sempre nel pomeriggio di Sabato, a Istanbul (Turchia) si è disputata la Coppa Europa dei 10mila metri, e dove il migliore degli italiani è stato Daniele Meucci, sesto in 28.56.53, finito lontano però dal minimo di ammissione ai Giochi (sia dal 27:50 del limite A, sia dai 28:10 del B). A parziale consolazione, il bronzo a squadre della nazionale azzurra, grazie ai piazzamenti di Gianmarco Buttazzo (undicesimo in 29:32.75) e del gorlese Fabio Mascheroni (tredicesimo in 30:07.28; quindicesimo l'ultimo azzurro Francesco Bona in 30:22.45). Vittoria per il turco Selim Bayrak, in 27.47.75. Nella prova femminile, si è imposta la turca Elvan Abeylegesse in 31:36.33, diciassettesima Gegia Gualtieri (34:47.20), ventesima Fatma Maraoui (35:28.13).

Nel lungo weekend di gare, da segnalare anche il ritorno del nostro Alberto Sinigaglia in maratona a Torino, che ha concluso brillantemente al 237° posto (35° M45) in 3h10.24. La prova, che ha visto al traguardo 1.775 atleti, ha segnato anche il ritorno dell'olimpionico Gelindo Bordin (3h05.27) che festeggiava così il rientro sulla lunga distanza a giusto 20 anni dalla sua storica vittoria di Seul. La gara è stata vinta dal keniano Stephen Kibiwot (classe 1980) in 2h10.12, 14° il cuassese Mirko Zanovello in 2h29.18, mentre tra le donne si è imposta l'azzurra Vincenza Sicari in 2h29.50, crono che le vale il minimo olimpico e quindi la maratona dei Giochi del prossimo agosto a Pechino.

Nella foto: Alberto Sinigaglia

Sempre Domenica, si è corsa anche la maratona di Londra, un'edizione fantastica, risultando alla fine una delle corse più veloci nella storia. A vincere è stato il super pronosticato keniano Martin Lel, che ha regolato negli ultimi mille metri di corsa il marocchino Goumri e il connazionale Samuel Wanjiru, tagliando il traguardo in un eccezionale 2h05:15 (1h02:13 a metà, 29:10 ai 10km...), quarta prestazione mondiale di tutti i tempi, a soli 49 secondi dal record del mondo di Haile Gabrselassie (2h04:26).

Considerato il modo con cui ha chiuso la gara, ancora in piena spinta, non è difficile immaginare il keniano presto sulle tracce del primato assoluto. Dietro Lel, grandissimi tempi anche per il 21enne Wanjiru (il primatista del mondo di mezza maratona, qui sceso a 2h05:24, quinto all-time) e Goumri (2h05:30, sesto di sempre), mentre altri tre atleti (Mutai, il 25enne statunitense Hall e l'etiope Merga) hanno chiuso al di sotto delle 2h07. In campo femminile, successo per la tedesca Irina Mikitenko in 2h24:14, anche in questo caso con un finale indiavolato, che ha visto protagoniste la russa Zakharova (2h24:39) e l'etiope Wami (2h25:37, malgrado la caduta ad un rifornimento).

Dodicesimo posto per Stefano Baldini, che ha sofferto soprattutto nella seconda parte di corsa, ed è giunto al traguardo in un 2h13:06 (passaggio a metà: 1:05.29) che non entusiasma.

Dopo la gara londinese, con uno dei tempi più lenti della carriera, Stefano Baldini non rinuncia al sogno olimpico, ma è severe e onesto con se stesso: «Domani prenderò comunque il volo per Pechino, dove andrò a visionare il percorso e l’Università dello Sport dove ci sarà il quartier generale azzurro. Ma il 24 agosto spero di non essere il Baldini che avete visto oggi».

Il campione olimpico di Atene confessa che sperava in un crono migliore: «Oggi mi sento a pezzi, ma non ho alcuna intenzione di abdicare. Ci sono ancora quattro mesi e anche se l’anagrafe non è dalla mia, c’è tutto il tempo per recuperare quella forma che oggi proprio non c’era».

Ad ogni modo non c'è nessun cedimento sulla sua partecipazione ai Giochi: «Io e il mio allenatore (Luciano Gigliotti), sentiamo il dovere di esserci. La gara di oggi ha segnato un grande balzo in avanti del livello. Si è affermata una nuova generazione di giovani. A Pechino sarà tutta un’altra cosa anche per loro. Ma francamente il divario che c’è oggi con loro sarà difficile da colmare. Però, non avessi vinto l’oro ad Atene, probabilmente la mia carriera sarebbe già finita a 37 anni».

Per Gigliotti, nulla è definitivamente compromesso: «Stefano è un ragazzo serio e ancora molto motivato. Ha tanti stimoli e saprà riprendersi. Di sicuro a Pechino sarà al 100% della forma, anche se non sarà quella di quattro anni fa. Quello che c’è da fare adesso è rimettere i cocci insieme e guardare avanti. E lui sa come fare». (fonte www.stefanobaldini.net)

Antonio Puricelli