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PIEDE D'ORO 2008 - 30^ PROVA

12/10/2008 - CAVARIA - Cross Country 7 Campanili - km. 15,5

EDIZIONE DA RECORD: 1.444 PRESENZE!

Sempre un ottimo successo ha riscosso il prestigioso Cross Country "7 Campanili" di Cavaria, la corsa più antica del varesotto: infatti ben 1.444 atleti si sono presentati ai nastri di partenza della corsa organizzata dal locale Centro della Gioventu' coordinato dall'inesauribile Renato Bordoni.

La corsa cavariese stà sempre più crescendo di anno in anno, raddoppiando le presenze nel giro di pochi anni: questo per merito dell'ottimo lavoro della società organizzatrice e per la manifestazione che sa sempre ammaliare i runners con la sua storia e con le caratteristiche del tracciato.

Il percorso si snoda sul classico anello ondulato di circa km.15,5, che tocca i sette comuni che hanno fatto la storia della manifestazione. L'unica modifica viene apportata nei pressi dell'abitato di Premezzo, dove è stata inserita una variante caratterizzata da una impegnativa salita che si farà sentire nelle gambe degli atleti.

La gara maschile vede come protagonista assoluto Lhoussain Oukhrid, che riesce a far suo il Cross Country per la terza volta in carriera con l'ottimo crono di 49'18".

Alle sue spalle conclude il tunisino Rached Amor (Pro Sesto, 50'31") che precede un pimpante Marco Brambilla (Atl. San Marco, 51'16").

A seguire quarta piazza per per Elmehdi Moamari (52'21"), quinto Rahhal Nader (Atl. Miotti, 52'29"), sesto Paolo Proserpio (Palzola, 53'32") settimo Massimo Montagna (53'42"), ottavo Belfakir (Atl. Miotti, 54'21"), nono Alessandro Valli (Comense, 54'30") e decimo Daniele Pagani (54'36").

Nella foto: Oukhrid ed El Hachimi, leader 2006

Poi nell'ordine 11° Massimo Lucchina, 12° Stefano Vercelli, 13° Luca Ponti, 14° Giovanni Bonelli, 15° Emanuele Angotzi, 16° Gerardo Maiorano, 17° Valentino Tancini, 18° Ivan Breda, 19° Alberto Pini e 20° Gianluigi Cella.

Dei 28 gialloneri casoratesi al via, la palma del migliore di giornata spetta a Mario Panariello, confermando così il suo ottimo stato di forma, che conclude 23° assoluto in 57'39" precedendo Biagio Cantisani (43° in 59'50") e Antonio Puricelli (45° in 60'00").

In campo femminile è la regina della New York City Marathon 2004 Margareth Okayo ad imporsi con il tempo di 55'21", precedendo Monica Bottinelli della Cover Mapei (60'10") e Cristina Clerici della Comense (60'50"); a seguire quarta Elisabetta Comero (Ondaverde, 61'00"), quinta Adele Montonati (Atl. 3V, 61'20"), sesta Annalisa Bombelli (63'00"), settima Giusy Verga, ottava la nostra Emanuela Fossa, nona Chiara Boschini e decima Maria Chiara Bertin. Poi nell'ordine 11^ Lorena Panebianco, 12^ la giallonera Lorena Strozzi, 13^ Elisa Mascioni, 14^ Marta Landini, 15^ Cinzia Lischetti e 16^ Monica Mele. In gara anche la nostra Silvia Murgia che però è stata costretta a fermarsi al 10° km per una distorsione alla caviglia rimediata nel tratto boschivo.

Si conclude così un'altra bellissima giornata sportiva, con tanta gente stanca ma felice per aver concluso questa classicissima del varesotto.

L'unica nota dolente riguarda il monito lanciato su www.fidal-lombardia.it dalla federazione per vietare ai propri tesserati di prendere parte alla corsa cavariese, pena ulteriori diffide e deferimenti al Tar.

Parlo da dirigente e atleta Fidal da più di quindici anni e personalmente non condivido queste prese di posizione che secondo me, non ammorbidiscono la situazione che negli anni si è venuta a creare tra Fidal e tesserati.

La Federazione deve tornare a guadagnare punti tra i suoi associati cercando di dare maggiori alternative e soprattutto qualità nelle proprie manifestazioni (introducendo i chip in ogni gara con classifiche in real time, misurando e omologando i percorsi in maniera ufficiale, pubblicizzando al meglio le gare inserite in calendario ecc.) e non vietare loro di partecipare a qualsiasi competizione fuori dal calendario federale.

E' giusto che i tesserati sappiano che se gareggiano in qualsiasi competizione non federale, non sono coperti assicurativamente in caso di infortunio e non ci sarà alcuna assicurazione che li risarcirà, però vietare loro di correre a Cavaria o ad Albizzate mi sembra esagerato, perchè fino a prova contraria in Italia non è reato correre in una qualsiasi non competitiva ed è giusto che circuiti come il Piede d'oro continuino ad esistere perchè avvicinano tanti appassionati al nostro meraviglioso sport, come ad esempio è capitato a me.

Bisogna quindi puntare sulla qualità dei servizi e dare delle valide alternative ai tesserati (se oggi volevo gareggiare, tolto Cavaria, dove dovevo andare? Pavia? Mantova? Alla fine restavo a casa a correre nel bosco, grazie Fidal!) e non colpirli in una repressione che sa tanto di dittatura e che non porta lontano...

Cerchiamo quindi di collaborare tutti insieme per cercare di migliorare la qualità della nostra attività, senza fare repressioni o competizioni con circuiti esistenti ed affermati che hanno il pregio di portare tante famiglie alle gare e di far conoscere la nostra splendida provincia di Varese in ogni suo angolo. Il trofeo Corbella imminente, da me organizzato in collaborazione con la Fidal provinciale e le società sportive affiliate, vuole proprio partire da questi concetti, sana competizione, qualità nei servizi e avvicinare nuovi appassionati, e se son rose...

Antonio Puricelli