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23/11/2008
- MILANO - 9^ MILANO CITY MARATHON
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SILVIA MURGIA VINCE GAZZETTA RUN
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Silvia
Murgia si aggiudica Gazzetta
Run, il Giro Podistico a tappe
per l'Italia organizzato dalla Gazzetta dello
Sport: è questo il verdetto dell'ultima
tappa svoltasi a Milano nell'ambito della Milano
City Marathon, che ha visto complessivamente
classificati 4.096 atleti sui 5.875 iscritti.
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Così
Silvia si è aggiudicata l'ambita maglia
rosa più il viaggio per due persone (con
pettorale) per la maratona di Parigi del prossimo
5 Aprile 2009.
Questo
il commento della nostra campioncina al termine
della prova: "Sono contenta di aver
vinto Gazzetta Run, una bella manifestazione
anche se un po' estenuante, e che ho iniziato
a seguire ad inizio stagione più che
altro per divertimento e per curiosità
di scoprire questa nuova competizione. Temevo
di non farcela ad arrivare in fondo perchè
non avevo mai corso la maratona, e con 60km.
settimanali nelle gambe e un solo lungo
(il 2 Novembre correndo in allenamento il giro
del lago di Varese di km. 27) sono partita
molto cauta (inizialmente a 5' al km.);
poi con il passare dei km. ho visto che
stavo bene e ho iniziato a spingere sull'acceleratore,
con gli ultimi 7km. corsi alla media di 4'23"
e ultimo mille in 4'10", chiudendo la mia
fatica in 3h14'33" (passaggio alla
mezza in 1h38'27"). Cara Silvia, cosa pensi
del pianeta maratona? "Correre 42km.
tutto d'un fiato è davvero una pazzia,
però le emozioni che si vivono sono davvero
uniche!".
Complimenti
ancora alla nostra Silvia che con la prova odierna
ha coronato una stagione piena di gare e di
vittorie, iniziata con le vittorie ai cross
del Vallone e alla Cinque Mulini Master, proseguita
poi con il bis al Giro del Varesotto, il titolo
italiano F35 nei 5mila metri, riscrivendo tutta
la storia dei primati societari dell'Atletica
Casorate al femminile dagli 800 metri alla mezza
maratona, immensa Silvia!
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Ma
parliamo di questa Milano City Marathon numero
9, che di primo mattino ha portato al via 5mila
atleti. Si parte da Piazza Castello alle ore
9,20, per poi dirigersi verso il Duomo (bello
il passaggio sotto la madunina) e poi verso
la circonvallazione della città.
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Questa
per me rappresentava la mia quarta presenza
alla Milano City Marathon (e la decima in assoluto
in maratona), e devo dire che l'ho trovata notevolmente
migliorata in tutto (dal tracciato, alla logistica,
ai ristori), rispetto alla mia ultima MCM del
2005. Il tracciato mi è parso molto veloce
e scorrevole, e
per chi bada al concreto, qui si puo' correre
davvero forte. Lo testimoniamo tutti gli amici
che oggi hanno stabilito il proprio primato
personale (Rita, Massimo, Francesco, Simone)
o che comunque ci sono andati vicino. Al termine
della gara ho conosciuto un francese di 57 anni,
arrivato con me, che mi diceva che in carriera
ha corso 60 maratone sparse per il mondo, ma
alla fine è oggi a Milano che ha realizzato
il suo miglior crono di sempre! Peccato solo
per il vento che si è alzato inesorabile
con il passare del tempo, altrimenti si sarebbe
andati ancora più veloci!
L'unico
rammarico riguarda l'inciviltà ancora
dimostrata da parte di alcuni automobilisti
impazienti che strombazzavano ed imprecavano
sugli atleti e sugli addetti al blocco delle
strade. Purtroppo è successo anche oggi
e questo spiace, anche se rispetto agli altri
anni la città inizia a convivere con
la sua maratona, e lo testimonia il fatto che
non ho mai visto così tanta gente incitare
gli atleti per le strade. Certo è che
se l'Amministrazione Comunale vietasse la circolazione
dei mezzi, avvisando la popolazione per tempo
e bloccando il traffico nel giorno della gara,
forse si eviterebbero buona parte dei problemi...
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Ma
parliamo della gara agonistica che ha incoronato
il keniano Duncan Kibet Kirong nuovo
Re di Milano con il crono record di 2h07.53,
migliorando di 5 secondi il tempo del vincitore
2006 Benson Cherono. Alle sue spalle ancora
Kenia con Elias Chelimo (2h08.39) e Leonard
Mucheru Maina (2h10.05), poi il marocchino Kisri
(2h11.53) e il keniano Bejamin Korir (2h13.17).
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Nella
foto: l'arrivo del vincitore
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Bisogna
scendere all'undicesima posizione per trovare
il primo italiano al traguardo, il mai domo
Danilo Goffi, che chiude la sua fatica
in 2h18.38. Poi via via il serpentone umano
dei maratoneti, tra i quali spiccano i risultati
dei varesini Alberto Pini (Runners Varese, 57°
in 2h44.59), 60° Marco Scapin (ARC Busto,
2h45.11), 62° Fabrizio Ambrosini (B.Ca Pop.
BG, 2h45.49), 84° Francesco Mulè
(2h48'30"), 111° Mauro Giangregorio
(P&C, 2h50'01"), 119° Vittorio
Calì (Running Saronno, 2h50'52"),
121° Oliviero Scordamaglia (ARC, 2h51'03"),
152° Andrea Colombo (Atl. Malnate, 2h53'56"),
155° Simone Turetta (Atletica 3V, 2h54'06"),
190° Simone Mascheroni (GP Mezzanese, 2h56'00"),e
232° il primo dei sei portacolori dell'Atletica
Casorate Adriano Caru', che ha concluso
la sua fatica in 2h58'16", bravo Adry!
Poi a seguire Andrea Rebeschi (313°
in 3h01'04"), Silvia Murgia (630^
e 6^ F35 in 3h14'33"), Antonio Puricelli
(710° in 3h15'49"), Aldo Secci (2643°
in 3h59'51") e Marco Bevilacqua
(2670° in 4h00'14"), complimenti a
tutti!
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In campo femminile (381 atlete classificate)
la vittoria arride all'azzurra di Bagheria (Pa)
Anna Incerti, che nella fase finale della
maratona piazza l'allungo vincente (3'19"
al mille), che le permette di scrollarsi di
dosso la favorita Pamela Chepchumba e di concludere
sotto il Castello in 2h27.42 che rappresenta
il suo nuovo primato personale.
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Nella
foto: l'arrivo di Anna Incerti
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A
seguire la vincitrice 2007 Chepchumba (2h28.34)
che precede l'etiope Merima Denboba (2h29.57)
e la comasca Ivana Iozzia (2h37.32); poi nell'ordine
Kiflegiorgis (Eth, 2h40.03), Holth (SK, 2h43.55)
e Veronica Vannucci (2h45.10) mentre tra le
varesine da segnalare il 33° posto di Rita
Grisotto dei Runners Valbossa, che ha concluso
la sua fatica in 3h16'08" stabilendo il
suo nuovo personale sulla distanza, grande Rita!
Delle
star al via, da segnalare anche il 114°
posto dell'ex ciclista e commentatore Tv Davide
Cassani (2h50'11"), il 1.522° posto
di Linus (3h34.38) e dell'ex arbitro
di calcio e opinionista Tv Tombolini
(3h34.43), con Susanna Messaggio che
ha vinto la sua scommessa concludendo in poco
meno di sei ore.
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Infine
una nota tecnica: io e Silvia abbiamo corso la
maratona con le Saucony Jazz 12, concludendo
la nostra fatica senza problemi ai piedi o muscolari,
segno che son proprio delle belle scarpe tecniche
da maratona che non hanno nulla da invidiare ai
modelli delle marche più pubblicizzate.
Soprattutto Silvia, che ha sempre avuto problemi
tendinei, ha finito la sua gara senza avvertire
problemi, una scarpa quindi ben ammortizzata e
reattiva, visto che l'ultimo mille l'ha corso
in 4'10".
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Per
cui per noi due la Saucony Jazz 12 è
una scarpa che possiamo tranquillamente consigliare
per la maratona agli atleti medio-leggeri, mentre
per gli altri consigliamo le "sorelle"
più ammortizzate (ma sempre ben reattive)
Saucony Ride e Triumph 5, che
potete trovare nel nostro punto vendita PU.MA
SPORT. Correte con Saucony,
e vedrete che non vi lasceranno mai a piedi!
Antonio
Puricelli
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