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LA MIA TREVISO MARATHON di Adriano Caru'
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Eccomi
qui a raccontare di una nuova maratona per Me,
nuova nel senso che non l'ho mai corsa e ne
ho sempre sentito parlare molto bene, quindi
dovendo mettere in cascina km per il nuovo Ironman
e stimolato dagli atleti che seguo un pochino
nelle loro avventure podistiche di lunga lena,
ho detto andiamo a testare anche questa.
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Beh
anticipo la fine, ho ringraziato quelli che
incontravo con scritto staff e qui ho detto
tutto.
Partiamo
dal sabato, arriviamo in Treviso intorno alle
17:00, parcheggiamo vicino all'expo un po' a
fatica ma e' sabato pomeriggio in una grande
citta' con piu' di 10.000 persone "estere"
che confluiscono in essa per cui ci sta'.
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Ritiro
pettorale: forse unica nota un po' stonata,
perche' su 4 solo uno di noi aveva ricevuto
a casa la lettera di conferma e quindi il "pass"
per saltare la coda e fare tutto in 10 min.
al massimo.
Noi
ci facciamo 1h di coda con tanto di furbi che
si infilano, perche' si passa da winningTime
che stampa la lettera.
Poi
una volta all'interno tutto a posto ed abbastanza
veloce con tantissimi volontari che ti dicono
cosa fare e tutti sembrano saperlo molto bene.
Il tutto ci da' l'idea che e' vero che siamo
in tanti (6200 iscritti) ma la logistica sembra
buona.
Ci
avviamo a Ponte di Piave all'albergo prenotato
via organizzazione (dista meno di 1 km dai parcheggi_partenza),
posto tranquillo con ristorante-pizzeria dove
non ci facciamo mancare nulla, compreso il Prosecco
di rigore in queste zone.
Sveglia
colazione abbondante con personale molto gentile,
ci avviamo alla nostra partenza (ricordo 3 partenze
diverse e quindi 3 logistiche diverse) sulle
strade ad ogni incrocio personale e cartelli
che indicano i parcheggi.
Quasi
1 km per arrivare alla partenza perche' le strade
sono chiuse, camion che raccolgono le sacche
(ci starebbe il mio borsone intero e chi mi
conosce sa' quanto e' grande!!). Gabbie vere
(molto alte) da dove non si puo' scappare e
pertugio per entrare con controllore molto attento.
Io sono nella prima e stiamo larghi Lorena davanti
nella seconda gli altri piu' dietro con Marco
molto demoralizzato perche' sa' che il ginocchio
non gli consentira' di finire ed infatti scattera'
un ritiro repentino al km. 4 con relativa attesa
di servizio scopa che gli fara' fare tutta la
gara con molta calma!! Lo speaker ci dice gia'
che quelli degli altri percorsi arriveranno
al punto di congiunzione molto prima di noi
e questo fa pensare che il nostro non sara'
un percorso scorrevolissimo.
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Un
aereo della prima guerra passa sopra di noi
con i fumogeni bandiera italiana e palloncini
con gli stessi colori sono liberati alla partenza.
Sono davanti e siamo pochi li' (alla fine del
mio percorso arrivero' 38esimo !!) strade completamente
chiuse, non si vede una macchina nemmeno a pagarla
e questo in tutto il percorso Treviso compresa
dove, guarda caso, c'era la giornata ecologica!!
Fuori da ogni casa, ripeto ogni casa, c'era
gente con le sedie, con lo stereo ad applaudire.
200 metri prima della congiunzione ci han dato
un cappellino rosso in modo tale che sul ponte
poco dopo si formasse la bandiera italiana.
Inutile dire sul ponte e dintorni quanta gente
ci fosse, (mi ha ricordato, con le debite proporzioni,
un mitico passaggio sul ponte della torre a
Londra), e sentivo gli atleti che dicevamo :
"val la pena di correre solo per questo",
verissimo!!
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C'erano
anche gli alpini schierati con le bandiere dei
loro reparti.
Dal 20 km o forse prima ristori abbondanti e
spugnaggio ottimo.
All'incrocio noi rossi arriviamo uno qui uno
la', mentre dagli altri due percorsi arrivano
fiumi di persone e questo probabilmente indica
che abbiamo fatto piu' fatica noi.
Poi il finale in treviso passando per le vie
del centro, con curve controcurve e pave' molto
bello ma faticoso, ed il rettilineo finale con
tanta tanta gente che urlava uauh che bello!
Finale
con tanto spazio, subito bottiglia d'acqua (fa
caldo), dopo copertura in plastica, poi medaglia,
poi chip il tutto a debita distanza. Poi corridoio
transennato che ci porta al ritiro sacche, inutile
dire che la sacca quando arrivo Io l'hanno gia'
in mano (mi avevano visto arrivare) e le ho
viste quasi tutte appese in ordine di numero
(naturalmente faccio i complimenti). Ristoro
finale con troppa roba, non sai bene cosa scegliere.
Docce con due postazioni, la nostra solo uomini
e' costituita da 3 container che contengono
7/8 docce l'uno, calde con tanto di tendina.
Questo naturalmente e' il racconto di chi e'
arrivato nei 300, poi dietro non so.
Qui inizia la mia attesa di Lorena che non si
vede, poi scopro che e' arrivata stremata perche'
senza preparazione specifica la maratona e'
sempre dura, comunque fa il personale ma fatica
a stare in piedi la portano in sala massaggi
e li' la rivitalizzano un po'. Anche Monica
fa il personale andando sotto le 4 ore. Marco
ha fatto il personale sul servizio scopa (sotto
le 3h 30' !!).
Ora la parte piu' faticosa, dovremmo prender
una navetta che ci porta ad un grande parcheggio
e da li' gli autobus che ci riportano a Ponte.
Arriviamo alla fermata ed arriva la navetta
subito. Arriviamo al parcheggio e li' c'e' il
primo autobus (posti a sedere) che in 5 minuti
parte e ci scarica a 100m dalla macchina.
Ripeto grande maratona, la prossima volta scelgo
la partenza piu' facile pero'!! Sicuramente
la consiglio a chi vuol vivere una grande giornata
di sport senza automobilisti inferociti e con
un grande pubblico.
Adriano
Caru'
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