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01/02/2009
- SAN VITTORE OLONA - MI
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77°
CROSS INTERNAZIONALE CINQUE MULINI
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SILVIA
E MARCO PADRONI DELLA CINQUE MULINI
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Silvia Murgia e Marco
Brambilla si confermano sul gradino più
alto del podio della Cinque Mulini Master:
Infatti a distanza di un anno, i due campioni
del varesotto si sono nuovamente imposti nel
cross più bello del mondo, l'unico in
cui il tracciato prevede il passaggio negli
storici mulini.
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Nella
foto: Silvia Murgia (403)
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Ci
sono tutte le componenti del cross (le famose
3F: freddo, fango e fatica) in questa
77^ edizione della Cinque Mulini, la campestre
più antica e prestigiosa d'Italia, andata
in scena nella giornata di Domenica 1 febbraio
2009: infatti sin dalle prime ore dell'alba
nevischia sul centro sportivo Malerba e sui
campi adiacenti, con la temperatura vicinissima
allo zero termico che allontana il pubblico
delle grandi occasioni.
Ma
anche oggi l'US San Vittore Olona, società
organizzatrice, compie ogni sforzo e sacrificio
per rendere accattivante anche questa edizione
n. 77 del cross più bello del mondo,
nonostante la crisi economica che c'è
in giro. Ma la Cinque Mulini rappresenta pur
sempre l'orgoglio e il vanto dell'atletica lombarda,
così nonostante la recessione, al via
ci sono pur sempre atleti di livello internazionale
come Saif Saaeed Shaheen (primatista
mondiale dei 3mila siepi) e Sergey Lebid
zar d'ucraina otto volte Campione d'Europa di
specialità. Al via anche Daniele Meucci
e Gianmarco Buttazzo a difendere i colori italici,
mentre l'enfant prodige Andrea Lalli
è impegnato a Istambul nella Coppa Campioni
di cross con le Fiamme Gialle, con il resto
della truppa azzurra che si stà preparando
per i societari della domenica seguente a Campi
Bisenzio (FI). Peccato non far coincidere la
rassegna nazionale con questa prova, come del
resto il regionale di cross master (in programma
sempre domenica prossima a Samolaco) ma si sa
che le cose più logiche non sempre si
possono realizzare...
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Ma
partiamo dai master, che hanno aperto la giornata
di gare. Alle 10,30 è toccato alle 25
atlete a calcare i campi San Vittoresi; dovevano
compiere un giro di lancio di 1.400m e poi quello
nei mulini di 2.500m, ma poi i giudici, non
capendosi tra di loro, hanno dirottato la corsa
su un giro di 300m all'interno del Campo Malerba
e poi sul giro lungo.
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Così
è scaturito un cross sprint di 2.800m
che ha un po' spiazzato le atlete che fino al
traguardo non capivano se dovevano fare ancora
strada...
Fatto
stà che dopo il primo mini giro di lancio
sono Claudia Gelsomino (Ondaverde Milano) e
la nostra Silvia Murgia a prendere il
largo sulle rivali, inscenando un duello emozionante.
Le due atlete proseguono indisturbate nella
loro azione fino ai 500m finali, quando la nostra
campioncina sferra l'allungo decisivo che si
rivelerà vincente, facendo così
sua la Cinque Mulini per il secondo anno consecutivo
in 11'49", grande Silvia!
Alle
sue spalle conclude la Gelsomino in 11'53",
mentre al terzo posto si piazza la toscana Francesca
Pini Prato in 12'15", precedendo Elisa
Comero (Ondaverde, 12'18") e la nostra
mai doma Lorena Strozzi (12'23").
Poi nell'ordine sesta Daniela Gilardi (SEV Valmadrera,
12'35"), settima Giusy Verga (Azzurra Garbagnate,
12'39"), ottava Mirella Pergola (Venice
Marathon Club, 12'46"), nona Marta Landini
(Casorate, 12'53") e decima Cinzia
Lischetti (Marathon Max, 13'16").
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A
seguire la prova maschile, con al via 204 master
che si cimentano su di un tracciato per complessivi
km. 5,400 (così segna il mio GPS).
Al
colpo di pistola è Marco Brambilla
a scattare più lesto di tutti, imprimendo
così un ritmo deciso alla gara. Il campione
dell'Atletica San Marco Yamamay, prosegue indisturbato
nella sua azione fino ai 2mila metri (con passaggio
al mille in 3' netti), quando viene ripreso
dal ceko Petr Hubacek. Così i due transitano
appaiati sotto l'arrivo della prima tornata,
quando poi, all'uscita del campo Malerba, Marco
trova l'allungo che lo lancia solitario verso
i mulini e poi verso il traguardo, che lo vedrà
vincitore in 18'17".
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Nella
foto: Marco Brambilla
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Per Marco si tratta del quinto
trionfo nel prestigioso cross riservato ai master,
realizzando in questo inizio di stagione con
Silvia l'accoppiata prestigiosa Campaccio-5Mulini.
Sono loro due i master più forti d'Italia
nel cross!
Alle
sue spalle conclude in 18'31" il comasco
Gaetano Civiello, che precede il caparbio Hubacek
(18'46"), poi nell'ordine quarto Oscar
Balbiani (SEV Valmadrera, 19'07"), quinto
Marino Fiorentini (Atl. Lario, 19'11"),
sesto Roberto Ferloni (Atl. da Paura, 19'15"),
settimo Tiziano Favaron (Pol. Zola, 19'16"),
ottavo Giuseppe Affabile (Atl. Castenaso, 19'19"),
nono Oscar Giovio (Atl. lario, 19'21")
e decimo Silvio Grassi (La Recastello, 19'24").
Della
nutrita schiera di atleti varesini da segnalare
il 12° posto di Andrea Langè (US
San Vittore, 19'30"), 13° Cristiano
Marchesin (Atletica Casorate, 19'40"),
15° Luca Scarpa (M.Max, 19'45"), 17°
Gilberto Castellotti (Atletica 3V, 19'46"),
18° Enzo Poletto (Atl. San Marco Yamamay,
19'53"), 19° Mauro Giangregorio (Podismo&Cazzeggio,
19'55"); questi i risultati degli altri
gialloneri al via: 44° Mario Panariello
in 20'49", 46° Antonio Puricelli in
20'54", 59° Antonio Panariello in 21'10",
77° Vincenzo Pettinato in 21'50", 101°
Pasquale Antonicelli in 22'20", 110°
Roberto Panariello in 22'34". Per la classifica
completa clicca QUI.
Poi
scocca l'ora delle prove giovanili, fino alle
14,00 quando parte la prova femminile Senior,
con al via la vincitrice del Campaccio, l'ungherese
Aniko Kalovics, e l'emergente campioncina
inglese Stephanie Twell (Campionessa
d'Europa Junior in carica) che molti la vedono
come erede di Paula Radcliffe.
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Al
colpo di pistola, è subito la Kalovics
che prende l'iniziativa allungando il gruppo
delle 40 atlete in gara. Dopo 4 minuti l'ungherese
della Cover Mapei ha già 50 metri di
vantaggio sulle immediate inseguitrici, concludendo
la prima tornata ancora al comando. Poi dopo
11 minuti di gara, in una curva del campo dei
fossi, la battistrada mette male il piede procurandosi
una leggera distorsione alla caviglia, che la
fa rallentare. Così la rivale Twell si
fa sotto, riagganciandola e superandola al minuto
16. Ma l'ungherese non demorde, stringe i denti
e s'incolla alle caviglie dell'avversaria, per
poi sorprenderla, ai 500m dal traguardo, con
un poderoso allungo che si rivelerà decisivo
per la vittoria finale.
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Nella
foto: Aniko Kalovics
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Così
è Aniko Kalovics a vincere la
Cinque Mulini (in 19'34"), tornando Regina
della corsa dopo la sua brillante affermazione
nell'edizione 2006. Alle sue spalle, a quattro
secondi conclude la Twell, con terzo posto per
la connazionale Freya Murray (19'59"),
che precede Ida Nilsson (20'05") e Sonia
Samuels (GB).
Dobbiamo
scendere all'ottavo posto per trovare un'italiana,
l'altoatesina Renate Runnger (ASV Sterzing,
20'26") che precede Simona Santini (Atl.
brescia, 10^ in 20'40") e Ivana Iozzia
(Corradini, 11^ in 20'47").
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Infine,
alle 14,30 è la volta della gara clou
dei campioni, che si misurano sulla distanza
di 10,2km. Al via si contano 45 atleti, con
il favore dei pronostici che va a Saif Shaheen
e Sergey Lebid.
Per
il primo si tratta di un lieto ritorno sui campi
sanvittoresi, che lo videro trionfare nella
memorabile edizione del 2005 in 29'40"
sul connazionale Kiprop (29'46") e su di
un grande Stefano Baldini (30'06") fresco
Campione Olimpico.
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Oggi
Shaheen è un altro atleta, che riparte
da zero dopo due anni passati in ospedale a
curare quel ginocchio destro che gli ha procurato
parecchi problemi. Così ha subìto
diversi interventi al tendine rotuleo, e oggi
torna alle gare con tanta voglia di correre
forte e bene, in vista dei mondiali in pista
all'aperto di Berlino (del prossimo agosto)
dove cercherà di tornare Campione del
Mondo dei 3mila siepi, specialità di
cui oggi detiene ancora il primato mondiale
in 7'53"63 (Bruxelles 2004).
Oggi
se la dovrà vedere con Zar Lebid, un
osso duro in campestre, che alla Cinque Mulini
ha già scritto pagine indelebili nella
storia di questo cross.
Così
alle 15,00 si parte, ed è proprio Shaheen
a fare l'andatura del gruppo di testa. Al minuto
8 è Lebid che sbuca davanti, provando
a spingere sull'acceleratore. Gli resiste Shaheen
e un Daniele Meucci che corre con un cappellino
antineve alla Vasco Rossi.
Al
minuto 13 Lebid prova a forzare, Shaheen tiene
il passo, mentre Meucci perde contatto per poi
farsi risucchiare dagli inseguitori. Così
rimangono in due là davanti, con Lebid
a fare l'andatura a due giri dal termine. Ma
al minuto 18, sui campi dei fossi, Shaheen stende
l'avversario con un allungo pazzesco che gli
fa guadagnare 50 metri su 200, iniziando così
una cavalcata solitaria, leggera e reattiva
bellissima da vedersi, che lo porterà
a tornare il Re della Cinque Mulini in 31'37".
Grande Shaheen, il Campione è tornato!
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Onore
e gloria anche a zar Lebid, che dimostra anche
oggi di essere il più forte atleta bianco
sui prati. Conclude in 31'46" precedendo
gli inglesi Tickner (31'53"), Andy Vernon
(32'06") e Steve Vernon (32'11"),
con sesta piazza per Gian Marco Buttazzo, anche
quest'anno primo italiano al traguardo in 32'18".
Chissà quando rivedremo un italiano
vincere questo cross... L'ultima volta
fu nel 1986 quando un grande Alberto Cova
piegò la resistenza di uno straordinario
Gelindo Bordin.
Oggi
come oggi mi sa che dobbiamo aspettare ancora
un po' per vedere un atleta di casa tornare
padrone della Cinque Mulini, sebbene Andrea
Lalli (oggi terzo a Istambul) ha le carte in
regola per fare bene.
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Ad
ogni modo si conclude così questa 77^
Cinque Mulini, un cross sempre davvero bello
e unico da correre, nonostante con gli anni
abbia perso lo smalto dei tempi migliori, quando
Cova doveva uscire dal Campo Malerba, scortato
dalle gazzelle della polizia per la calca di
gente che c'era ad applaudirlo.
Altri
tempi, e altra atletica forse, ad ogni modo
l'importante è non mollare mai ed andare
avanti, con fatica e sacrificio, cercando sempre
di fare atletica e di portare avanti questa
tradizione lombarda della Cinque Mulini, che
i nostri padri ci hanno lasciato con tanto affetto
in eredità.
Antonio
Puricelli
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