Ho
coniato il termine di poditurismo (o forse esisteva
già) a metà febbraio quando ho
dovuto abbandonare la fantastica tabella che
Antonio mi aveva preparato e che stavo seguendo
da dicembre! Il mio "corazon loco"
si è messo di traverso e così
(pur non essendo di per sé la corsa controindicata
nei casi di tachicardia) era meglio evitare
di fare i lunghi da solo, al mattino, lungo
i canali. Quindi poiché nonostante la
stessi preparando per stare sotto le 4 ore e
questo obiettivo era ovviamente irraggiungibile,
mi sono lasciato convincere a fare la Zurich
Marato' de Barcelona senza badare al tempo e
senza cercare il risultato, ma cercando di godermi
la Città tenendo d'occhio il cardio.
Al
via in oltre 19.000 (record), clima fantastico
(anche meteo ma soprattutto di partecipanti
e di pubblico), partenza in uno scenario fantastico
(Placa Espanya con la "fontana magica"
alle spalle). E' una gran bella Maratona!
Molto ben organizzata, che tocca praticamente
tutta la Città, e come sempre alla partenza
- chissà perché -mi emoziono e
mi commuovo! Parto puntuale alle 8.36 nella
seconda fascia e via in mezzo alla folla che
urla "Vinga" e vari altri incitamenti.
Siamo sotto il Camp Nou (ma è più
bello San Siro) e poi al 17° fiancheggiamo
la Sagrada Familia: come si fa a non emozionarsi!
E poi le Ramblas, la Cattedrale (davanti al
sagrato era stato fissato il ristoro - come
se da noi lo facessero sul Sagrato del Duomo
!! - in mezzo alla folla festante; due ore dopo
la fine era tutto completamente pulito!!), il
lungo mare, l'Arco di Trionfo.
L'emozione
più forte quasi alla fine, al 40°
mentre ormai un po' camminando un po' correndo
con le gambe doloranti dal 25° e i crampi
in agguato, appena superato il monumento a Colombo,
passo sotto il gonfiabile del più importante
quotidiano sportivo "Mundo Sportivo"
e il ragazzo dal microfono urla "Alè
Luigi Atletica Casorate Italia
!!!).
Vi giuro: brividi nella schiena al sentire il
nome della mitica Casorate risuonare nel centro
di Barcellona!!!
Mi
sono allora chiesto (anche per distrarmi dal
dolore) il perché mi fosse capitata una
cosa simile, in fondo piuttosto normale in simili
occasioni. Mi sono risposto che a dispetto dalle
apparenze e paradossalmente la corsa è,
almeno per me, uno sport di squadra!!
Certo
lo sforzo agonistico lo fai da solo e anche
il risultato, ma se non appartenessi a qualcosa
(per me ad un gruppo di pazzi amici), se corressi
davvero da solo, che senso avrebbe essere a
Barcellona nonostante il cuore, il mancato allenamento,
ecc. Ero lì e il nome dell'Atletica Casorate
era stato urlato al microfono: dopo questo avrei
potuto davvero ritirarmi (col cavolo!).
Il secondo pensiero per mia moglie che è
stata la prima, pur con tutte le raccomandazioni
e cautele del caso, ad incitarmi a correre lo
stesso, ad Antonio che "mi stava allenando"
e ai sempre mitici Paolo e Tato, grazie ai quali,
seppur a 50 anni, ho iniziato a correre e soprattutto
o conosciuto il pazzo mondo dell'Atletica Casorate.
P.S.
per la cronaca ho chiuso in 4:39:31 soddisfatto
e contento! Secondo me è una delle 10
Maratone da fare!
Luigi