Infatti
ad inizio Luglio, nel corso di un allenamento
schiacciai con l'avampiede sinistro un sasso
appuntito, il quale poi mi procuro' una forte
infiammazione al metatarso del secondo dito,
con conseguente borsite, che mi sono portato
dietro fino al giorno della gara...
Del
resto si sa che noi corridori abbiamo la testa
dura e che niente ci puo' fermare... e mi spiaceva
fermarmi anche perchè andavo a Berlino
e non a Milano...
Così,
scongiurata una microfrattura al piede, vado
avanti con gli allenamenti, cercando di attenuare
il dolore all'arto con tre applicazioni al giorno
di ghiaccio e pediluvi in acqua salata a go'
go'...
Arriva
il 30 Settembre, e la mattina della gara mi
sento bello carico e altamente motivato a correre
al meglio delle mie possibilità, anche
perchè nel corso dell' ultima settimana
di scarico il dolore si è via via attenuato.
A
Berlino si respira sempre un'aria di grande
festa popolare: 46mila maratoneti iscritti e
milioni di persone assiepati sulle strade pronte
a farti un tifo infernale! Del resto mi trovo
in una delle 5 più importanti maratone
al mondo, dove negli ultimi anni si sono sempre
registrati nuovi primati mondiali o comunque
stagionali in termini cronometrici.
Alle
9,00 in punto BANG! Si parte, e subito inizio
a correre di buona lena, con i primi 5km girati
alla media di 4'06" al km. Un ritmo già
provato in allenamento, correndo tra l'altro
un test di 30km da solo sui canali a 4'08"
di media e con 158 bpm di frequenza cardiaca.
Tra me e me penso che tutto fila per il verso
giusto, con la temperatura fresca e una bellissima
giornata di sole a farmi da compagnia, e con
tanta gente sulle strade ad incitarti! C'è
solo un po' di vento che con il passare dei
minuti puo' diventare fastidioso, ma alla fine
dalla vita non si puo' avere tutto...
Il
passaggio alla mezza è di 1h27.02, tutto
preciso secondo i miei calcoli e penso: "dai
Anto, la prima parte è andata...".
Poi
dopo due km. inizio ad avvertire delle fitte
all'avampiede sinistro che iniziano a farsi
sempre più dolorose. Al km. 25 passo
in 1h43.46 e il mio crono dice che l'ultimo
km. l'ho corso in 4'18"... Inizio progressivamente
a rallentare perchè non riesco più
a spingere in avampiede sul sinistro.
Arrivo
al cartello del 30°Km 2h05.44, con il piede
che non lo sento più dal dolore, vorrei
fermarmi pero' mi spiace farlo anche perchè
in fondo al percorso mi aspettano Silvia e Marco
pronti ad incitarmi per gli ultimi km...
Così
proseguo ugualmente anche se dal 32°km in
poi non ricordo più niente.... Il dolore
è sempre più persistente ma cerco
di tirare avanti il più possibile verso
Silvia e Marco...
Ad
un certo punto passo tra due ali di folla che
mi incitano e mentre passo sotto un arco gonfiabile
c'è uno striscione appeso con una scritta
in inglese che dice che ne abbiamo corsi più
di 38 e subito dopo un centinaio di metri scorgo
il cartello ufficiale del km. 39... "Dai
che ci siamo... solo 3 km...". E poco dopo
trovo il sorriso di Silvia e di Marco che mi
incitano: "Dai Papà che è
finita!!". Mi emoziono, provo a rilanciare
l'azione ma con un piede così c'è
poco da fare...
Passo
il cartello del 40° km. e capisco che niente
mi potrà più fermare a chiudere
questa agognata maratona, anche camminando!
41°
km in 2h59.53, oramai vedo la Porta di Brandeburgo
e penso: "dai che è fatta!"...
Passo
la Porta, c'è il rettilineo in leggera
discesa sul lastrato, l'arrivo è a 400m,
lo speaker che mi chiama per nome, la gente
che applaude, io che provo l'ultimo allungo...
ce l'ho fatta è finita! 3h05.51,
piango dall'emozione come le altre 13 volte
che l'ho terminata, ma questa ha un sapore davvero
particolare...
Alla
fine ogni maratona ha sempre una storia da raccontare
insegnandoti sempre qualcosa: sicuramente non
affrontero' mai più una 42km se non sono
fisicamente a posto, anche se ripensando al
3h05.51 ottenuto con un piede out e con tanta
caparbietà sono contento di aver
concluso questa mia 14^ maratona che mi ha regalato
ancora tante emozioni.