Forse
non tutti sanno che sabato e domenica scorsa
a Tirrenia si sono svolti i campionati italiani
assoluti di triathlon sprint nonché il
campionato italiano di coppa crono a squadre.
Ebbene,
in quel del litoraneo toscano, era presente
un quartetto di giallo neri in forza alla Pro
Patria ARC Busto Arsizio.
Nel
pomeriggio di sabato, giornata destinata all'assegnazione
del titolo di campione italiano assoluto, il
sottoscritto, il Press Adriano e il lanciatissimo
Adalberto, si sono dati battaglia uno contro
l'altro in una sorta di gara sociale "Casoratese".
Alle ore 15:25, minuto più, minuto meno,
la nostra batteria prende il largo verso una
prima frazione marittima di 750 mt caratterizzata
da una temperatura dell'acqua abbastanza accettabile,
una corrente poco insidiosa, delle onde quasi
inesistenti e delle meduse piuttosto incazzate!
Il
sottoscritto, ovviamente, parte nelle retrovie
con impresso in testa tre obiettivi:
1) nuotare per tutti i 750 mt a stile;
2) uscire dall'acqua non in ultima posizione;
3) poi si vedrà!
Il nuotare a stile per tutta la frazione non
è stato interamente rispettato ma, d'altra
parte, il trio medusa ci ha messo del suo mettendomi
non poca agitazione/tensione fra una bracciata
e l'altra.
In
compenso non arrivo ultimo alla zona cambio
dove la mia bicicletta mi sta aspettando pronta
a scatenarsi per 20 km distribuiti su di un
circuito di 6.7 km da ripetere 3 volte prima
di rientrare nella zona cambio.
Salito
sulla bici, entra in gioco il terzo punto di
cui sopra: ora vediamo cosa fare.
Mentre affronto il primo giro, incrocio prima
Adalberto che, più o meno ha un vantaggio
di 2 km su di me, e poi il Press.
Che strano, mi dico, che il Press sia dietro
al Certo!
Fatto
sta che, preso dalla foga agonistica, riesco
a prendere un bel gruppo di ciclisti che, pedalando
a 40 orari, mi tirano fino al termine dei miei
20 km.
Entro in zona cambio e in un lampo sono fuori
di nuovo, questa volta per l'ultima frazione
di corsa: 5 km su di un circuito di 2,5 km da
ripetere due volte.
Inizio a correre con la muscolatura un po contratta
per via dello sforzo fatto in bicicletta ma
nel momento in cui incrocio Adalberto, che la
momento ha solo un vantaggio di 500 mt, il passo
si fa più leggero e così al giro
di boa gli sono sotto.
Lo affianco, lo supero e mi butto all'inseguimento
del Press (che durante la frazione di bici ha
superato Adalberto) che però non riesco
a prendere perché ha troppo vantaggio
su di me.
Pazienza,
tanto oramai la mia prima volta a un campionato
italiano assoluto di triathlon sprint sta per
concludersi.
Taglio il traguardo fissando il tempo sul mio
nuovo personale in 1:15':19": ah, se solo
sapessi nuotare un po meglio!
Ad
ogni modo la sfida Casoratese vede il Press
in testa con 1:10':45", io in seconda posizione
e Adalberto in terza con 1:17':44".
Per sua sfortuna il Press però rimane
primo solo per una giornata perché il
giorno dopo va in scena il campionato italiano
di coppa crono a squadre, una delle più
belle competizioni che abbia mai visto.
Le
squadre sono composte da un minimo di tre a
un massimo di cinque atleti dello stesso sesso
e della stessa squadra.
La distanza sulle quali si gareggia è
sempre la stessa: 750 mt a nuoto, 20 km in bici
e 5 km di corsa.
I componenti della squadra partono tutti insieme
e devono cercare di rimanere uniti durante le
tre frazioni e arrivare al traguardo almeno
in tre per fare punteggio.
ARC mette in campo una sola squadra (e che squadra!)
nella competizione femminile composta dalla
giallo nera Lori, Cecilia (D'Andrea), Daniela
(Ferrari), Stefania (Moneta) e Erica (Pampagnin).
Nel
primo pomeriggio di domenica 7 ottobre 2012
sono 33 le squadre femminili che si schierano
sulla spiaggia di Tirrenia e, scaglionate ogni
30 secondi fino alla trentesima e ogni minuto
per le ultime tre (quelle che erano nel podio
nella passata edizione), si buttano in acqua
dando vita a un triathlon a squadre davvero
appassionante.
Non
ho la più pallida idea di cosa passasse
per la mente delle nostre portacolori nel frangente
prima del via, ma so cosa stavo provando io
in quel momento: agitazione, tensione, emozione,
e nervosismo.
E'
vero, nella squadra c'è la mia Lori ed
è normale che sia agitato per lei ma
questa mia agitazione si estende anche per le
altre perché in quel momento siamo una
squadra unita nel tentare di vincere un campionato
italiano.
Partite!
Nuotano bene in direzione perfettamente perpendicolare
alla prima boa ma questo non basta perché
le temute avversarie del Minerva Roma sono molto
forti nel nuoto e, di fatti, escono dall'acqua
prima delle nostre con un vantaggio di un minuto
circa.
Durante
la frazione in bici io e Roger fatichiamo a
tenere i distacchi fra le varie squadre tanto
che, a un certo punto, sembra addirittura che
in testa non ci sia più Roma ma Cremona
o Firenze.
Ad
ogni modo le nostre pedalano compatte e reggono
bene la prova dei 20 km.
A questo punto, mentre si fa largo l'ipotesi
di un terzo posto, le cinque biancoazzurre escono
dalla zona cambio e danno vita a una corsa a
piedi sui 5km veramente impressionante, emozionante
e da cineteca, fluida, sciolta e in progressione
tanto da potersi sbarazzare delle altre squadre
e fugare ogni dubbio sull'esito finale.
Correndo
i 5 km in 19':43" e con un tempo finale
1:10':37" Lori, Cecilia, Daniela, Stefania
e Erica, si aggiudicano la Coppa Italia
a Crono a squadre relegando al secondo posto
Roma e al terzo Firenze.
Lori
non solo è campionessa italiana ma è
anche campionessa della speciale classifica
Casoratese: infatti con il suo 1:10':37"
scalza il Press dalla vetta che, a questo punto,
se imparo a nuotare meglio, è a tiro!
Andrea