Avevamo
un sogno, cominciato la mattina dell'8 settembre,
condiviso dai 700 cuori arrivati da 5 continenti
e che neppure la gelida pioggia battente sul
viale Monte Bianco di Courmayeur riusciva a
spegnere.
Avevamo
un sogno, per Gabriella finito all'alba - come
in un copione - al termine della drammatica
e luttuosa prima notte di gara; quello di Cesare
irrimediabilmente "azzoppato" dopo
271 km.
Si
sa, tutti i sogni sono comunque destinati a
svanire. Ma come succede al termine della notte,
anche il nostro ha lasciato una scia di ricordi,
fatti non solo di fatica, dolore, solitudine
e paure, ormai già cancellati dalla memoria
per lasciar posto indelebile a volti, paesaggi,
albe, tramonti, cieli stellati da toccare con
un dito, un tè bollente a scaldar la
notte di un bivacco a 3000 m, una brocca di
acqua sorgente che spegne la sete in cima ad
una ripida salita, al cuore generoso della meravigliosa
Gente
della Valle d'Aosta, che sempre ti ammira ed
incoraggia per la tua "grande impresa".
E,
perché no, al ricordo degli errori -
piccoli e grandi - da trasformare in lezioni
per il prossimo tentativo, magari condiviso
con quegli amici della Squadra che vorranno
sentirsi come noi "belli, sporchi e cattivi".
Per
finire, un grazie a tutti i gialloneri che ci
sono stati affettuosamente vicini ed un saluto
all'immensa Scilla Tonetti, al tenace Marco
Longhin ed a tutti i Giganti del Tor.
Buone
corse a tutti...e a presto sui sentieri.
Gabriella&Cesare