Domenica
5 maggio prima scalata Vetulonia.
Mi
sveglio e come prima cosa vado ad osservare
il cielo.
Piove
e il morale cade a terra, perché i giorni
prima il sole ha fatto da protagonista delle
mie giornate Toscane.
Sconsolata
preparo la colazione , carichiamo la macchina
e partiamo alla Volta di Vetulonia.
Nel
tragitto sembra schiarire, ma fa freddino davvero.
Arrivati
a Vetulonia io e Teo ci iscriviamo a questa
gara, siamo all'incirca 155 , e qui tutti dicono
che è un successone il numero dei partecipanti.
Guardando
che Vetulonia ospita 270 anime, ora lo credo
pure io.
L'organizzazione
ha allestito un servizio navetta perché
la partenza avverrà a Buriano (un paesino
distante 7500m da Vetulonia) mentre l'arrivo
sarà a Vetulonia.
Io
e Teo ci dirigiamo alla macchina per cambiarci
e per iniziare il riscaldamento.
Nel correre ci avviamo alla navetta per farci
accompagnare a Buriano, ma invece di salire
sul pulmino ci fanno accomodare nella macchina
del sindaco di Castiglione della Pescaia.
Nel
mentre penso wow che onore, ma dopo qualche
secondo visto il tragitto mi chiedo <<
COSA FACCIO QUI?>>
Strada
tutta in salita (SCALATA A VETULONIA) 300mt
di dislivello, 7500metri di "semi sofferenza",
per me è la prima volta che mi cimento
in una gara simile.
Eccoci
a Buriano e dopo un breve riscaldamento, un
in bocca al lupo via si parte.
Avevo
visto dalla macchina che i primi 2/2.5 km erano
sali e scendi, ma decido comunque di non esagerare
perché, sinceramente non so' se ho le
capacità per affrontare tutti i 5km in
salita senza arrestare la corsa.
I km procedono uno dopo l'altro, "sorpasso"
chi all'inizio mi aveva superato, cerco anche
di "trascinare" qualcuno fermo, le
gambe ci sono e la testa anche e di questo ero
strafelice.
All'altezza
dell'ultimo km, mi viene in contro Teo, dicendomi
semplicemente: BRAVA FRA!!!, ed in quel brava,
cerco di tirar fuori le ultime energie, per
il tratto piu' "cattivo" della corsa.