Ne
avevo sentito parlare, ma anche se la location
la conosco molto bene, non ci avevo mai pensato
seriamente.
Poi Lory ed Andrea ci hanno messo la classica
pulce nell orecchio e poi Pat, curiosa
nel voler vedere panorami che abbiamo sfiorato
in allenamento ma mai effettivamente visto,
ha detto ma riusciro a farlo?
Allora
a questo punto scatta la sfida, nuova esperienza
per Lei e ritorno al passato per Me che qualche
trail serio (quelli con la T maiuscola, ma non
in grassetto..) in passato ho frequentato.
A lei fa paura il dislivello (1200 D+) a me
la scalinata
. Leggiamo la descrizione
e poi chiediamo ad Andrea che questi posti conosce
molto bene. Il risultato e che Io continuo
a temere la scalinata e Pat il passaggio in
cresta e la discesa tecnica (almeno i primi
2 km alla fine).
Vabbhe
Io sono convinto che Lei non avra grossi
problemi in generale ed a me piace avere un
po di difficolta da affrontare e
nuovi orizzonti podistici da mostrare a Pat
che assorbe molto bene queste esperienze; ok
ci iscriviamo!
Leggiamo il regolamento che parla del materiale
obbligatorio e ci attrezziamo dove abbiamo lacune,
il Venerdi sera ritiriamo il pettorale nella
suggestiva location del chiostro di Voltorre
dove tempo prima eravmo transitati in una IVV
e capiamo subito che lorganizzazione sembra
veramente buona. Non a caso per il secondo anno
e campionato italiano di trail (
questanno del Lungo).
OK
Sabato mattina fa caldo e la partenza alle 10:15
non aiuta certamente, anche quando arriviamo
la sensazione di buona organizzazione traspare
subito dalla gestione parcheggi che e
uno dei mie crucci e chi mi conosce lo sa.
Incontriamo Brebbia and Son, Lory ed Andrea,
la Betta e pian piano ci prepariamo alla partenza
della 25k dove saremo in 450 (tanti), mentre
gli altri son partiti alle 6 ed alle 8. Penso
a Roby che fara i 65k chapeau.
Sorpresa
in partenza c e pure Cadel
Evans ex campione del mondo di ciclismo,
alla fine andra fortissimo arrivando vicino
a Matteo Raimondi ch tutti conosciamo molto
bene.
Si
parte subito in leggera salita per uscire dal
Lido di Gavirate e poi per leggeri tornanti
in erba si sale subito di quota fino ad arrivare
al sentiero 10 che per 5km abbastanza dolci
e molto belli ci portera a Velate. Pat
sta stranamente faticando su salita che Lei
in questo momento si mangia..strano penso poi
pero vedo che sa recuperare sul sentiero
abbastanza bene. Nel frattempo sono Io che non
mi sento al TOP e soffro il caldo.
Come
da prassi, ultimamente nell offRoad me
ne capitano un po , mi arriva un riccio
di castagna in testa ma non lascia segni
Arriviamo a Velate e fine del riscaldamento
subito dopo il ristoro dove bevo abbondantemente.
Subito si sale in asfalto e poi San Francesco
salita dritta in mezzo al bosco per Campo dei
Fiori anche tecnica e che non finisce piu
ed Io penso alla scalinata che verra
..
fatica e tanto sudore ed intorno a noi si cammina
chi un pelo piu forte e chi ogni tanto
respira e si ferma magari ad aspettare il socio.
In cima facce note anche sull asfalto,
qualche battuta veloce e via verso lattacco
della famigerata! L avevo sempre adocchiata
passando in bici oppure a piedi in allenamento
per Campo dei Fiori ed avevo detto prima o poi
. Si rivela lunghissima e dura come pensavo
anche se essendo tutti in colonna ogni tanto
si respira (non puoi fare altro) a meta
circa una davanti a me chiede ai volontari MA
siamo almeno a meta ?
Si
si la risposta. Io grondo sudore e Pat dietro
vien su bene. Alla fine scolliniamo e ce
il controllo chip e poi su ancora in costa con
uno spettacolare passaggio ben protetto. La
scalinata val bene questo panorama mozzafiato!
Bello. Arriviamo al ristoro e ce
ogni ben di Dio ed un sacco di gente che si
e fermata ed approfitta per bere una cifra
come facciamo noi anche Brebbia and Son sono
li fermi. Io continuo ad avere questa
sensazione strana e poi capisco che e
disidratazione! Pat sta bene e sul piano va
via bene. Arriviamo alla famosa cresta ed anche
qui spettacolo mozzafiato, a sx i laghi di Varese
e Corgeno a dx la Val Cuvia nella sua veste
selvaggia, ma noi dobbiamo guardare dove mettiamo
i piedi.
nizia
un bel tratto di discesa impegnativa ed un po
in costa e qui Pat inizia a sperimentare quelli
che erano i suoi timori riguardo alla discesa,
in effetti questo tratto e molto tecnico
ed e anche saliscendi. Sorpresa : le vengono
i crampi ai quadricipiti contemporaneamente!
Mai visto !! le dico di tentare di stirare il
muscolo ma non e semplice, poi riesce
a riavviarsi e non si faranno piu sentire.
Andiamo verso il Forte di Orino su una bella
strada piana con il solito panorama che ripaga
della fatica eppi su ancora a destra verso lerta
finale il TOP del trail da 25k (che poi saranno
26,5).
A questo punto le gambe son quelle che sono
e i circa 8km di discesa non aiuteranno certamente,
i primi due, tre km come aveva detto Andrea
sono veramente tosti e Pat e molto timorata
(stile pista nera sugli sci) , nel frattempo
ci passano a velocita supersonica alcuni
dei piu forti dei due trail piu
lunghi.
Fino
alla fine sara una discesa difficile anche
perche le gambe sono finite. Alla fine
arriviamo sui tornanti erbosi dellinizio
e planiamo dolcemente sul lungo lago.
Arriviamo mano nella mano, sono orgoglioso di
lei che tra l altro sta molto bene ed
al ristoro (ottimo ed abbondante) sbafa come
non mai sintomo di tranquillita . Io sono
provato ma felice.
Bella bella gara, un vero trail come non mi
capitava da tempo ed ora capisco il perche
del campionato italiano per due anni consecutivi.
Una organizzazione oserei dire quasi perfetta
con tutto al posto giusto.
Per
finire Docce ottime, pasta party esagerato e
come si conviene in queste manifestazioni birra
quasi a volonta. Veramente complimenti
allorganizzazione perche non e
semplice gestire 4-5 gare distribuite come orario
sulla giornata e con queste difficolta
non banali, il tutto condito si da una splendida
giornata ma molto calda.
E bravi noi dellAtletica Casorate che
abbiamo finito. E Bravissimo Roby.
Adri
& Pat